Pensierino del 20 novembre 2009

Varie attività sono in programma:

il 22 novembre devo andare a Campagnola per partecipare alla premiazione di “Un racconto per l'estate”, dove in sana allegria si mangia e si proclamano i vincitori del concorso. Seguirà la lotteria, e io interverrò con uno sketch sulle mie invenzioni . Quando me l'hanno proposto ho subito accettato, pensando già a due o tre marchingegni da portare per divertire il pubblico.

Con tutte le invenzioni trasportabili andrò il 30 novembre a Pontelongo a presentarle alla sagra di Sant'Andrea.

Il giorno 11 dicembre presenterò il mio ultimo libro “I figli di Salvino” presso la sala consiliare di Chioggia, alle 20,30.

 

Sono già presso il Gruppo Archeologico Meduaco, in via Lova 139 a Santa Maria Assunta di Campolongo Maggiore, tutti i miei manoscritti, più i tre libri pubblicati. Ho accettato ben volentieri che fossero depositati in questa sede perché quello che ho scritto finora è parecchio, forse troppo, e pensare di pubblicarlo tutto è impensabile; così almeno so che qualcuno leggerà ciò che non sarà mai pubblicato, o pubblicato con il suo turno; questo per diletto di chi legge, e mio, che almeno avrò la soddisfazione di avere qualche lettore anche per queste storie. Ecco i manoscritti:

MIO FRATELLO GIULIANO (romanzo)
Ambientato a Pozzonovo, in provincia di Padova, narra le vicissitudini del fratello ospite tornato improvvisamente dall'Australia senza la famiglia, dove era fuggito perché creduto responsabile della morte del padre. Un giallo, con tre finali dai risvolti psicologici.

LA CONQUISTA DELLA SERENITA' (romanzo)
Ambientato in un luogo anonimo, senza alcun nome dei personaggi, tratta la disquisizione di due filosofi alla ricerca del senso del vivere per condurre una vita serena.

UNA STORIA D'ALTRI TEMPI (romanzo)
Ambientato a Campolongo Maggiore, narra la storia romanzata del casato dei “Mursi” (Gobbi), dall'inizio del 1900 ai giorni nostri.

IL GIUSTIZIERE (romanzo)
Romanzo di fantasia ambientato a Campolongo Maggiore, dove un ragazzo buono si ribella all'ingiustizia dopo che gli hanno distrutto la sua invenzione. Aiutato da una Forza si troverà sempre sul luogo dei misfatti; ma poi questo aiuto si trasformerà in una maledizione. (Primo premio al concorso “Emily Dickinson” di Napoli.)

CINQUANT'ANNI FA A CAMPOLONGO (ricerca storica)
Libretto in cui si descrivono le tradizioni, i giochi, i lavori, i comportamenti di una volta a Campolongo Maggiore.

UN BAMBINO NEGLI ANNI CINQUANTA (ricerca storica)
E' l'ampliamento di “Cinquant'anni fa a Campolongo”.

RACCONTI ASSURDI (racconti)
Sono 21 racconti di genere per lo più psicologico.

LE DUE GEMELLE (racconto)
Racconto tratto da “Racconti assurdi”, ambientato nel comune di Campolongo Maggiore, con nomi veri e situazioni vere, dal finale grottesco.

L'AVVENTURA DI MARCELLO - LEANDRO IL RAGAZZO DEL BOSCO - IL FILO D'ERBA - A PROPOSITO DI CALCIO (libro per ragazzi)
Due racconti, una commedia e uno sketch per ragazzi.

IL FANTASMA DEL MACELLAIO, IL SECONDO BICCHIERE (gialli)
Due gialli.

DIARIO DELL'ALLUVIONE (ricerca storica)
Diario scritto durante l'alluvione del 1966.

 

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Quel che più mi attrae in questo periodo è il libro che sto scrivendo, libro che ho cominciato tre anni or sono ed ho interrotto per scrivere “I figli di Salvino”. Si tratta di “Pensione maledetta”. Voleva essere un libro sulla vita del protagonista descritta in maniera introspettiva, con pochissimi dialoghi ma tantissime riflessioni, e portare il personaggio a diventare ricco, condurre un tenore di vita elevato, ma poi, al momento di andare in pensione, deve continuare a lavorare perché la pensione non gli basta a mantenere l'agiatezza di cui godeva. Ma col proseguo della stesura sarebbe risultato un libro così voluminoso da abbattermi; allora ho reso la trama più corta e con un finale diverso, migliore del primo. Questo manoscritto, che alla fine forse intitolerò “Una vita tranquilla”, mi prende ogni ora del giorno perché se non scrivo, ci penso, e se non riesco a pensarci c'è sempre l'argine del Brenta che mi accoglie e mi ispira.

Dicevo che questo manoscritto (sul computer sono già 175 pagine complete, cioè circa 420 di un libro) mi attrae più degli altri perché lo scrivo abbastanza facilmente visto che è lo stile che ora preferisco, che risulta di un genere originale e di facile lettura nonostante la “profondità” del pensiero.

Ci lavoro tutte le mattine e spesso anche durante il giorno. Non vedo l'ora di portarlo a termine perché ho già in mente il prossimo, che dovrebbe essere più piacevole da scrivere. Prevedo di terminare la prima stesura tra un mese; ma poi seguiranno le molte revisioni che, specialmente nella seconda metà del testo, dovranno essere radicali, in quanto sto scrivendo senza badare alla forma, perché quando ci si applica per molto tempo ad un lavoro, questo poi ti sfibra; tuttavia non si può e neanche riesco a cambiare stile e accelerare lo sviluppo della storia per giungere subito al finale; sicché capita che quando mi metto al computer e penso di sviluppare una o due scene, arrivo alla fine che ho scritto tanto, ma senza neanche avere iniziato quel che m'ero prefisso di scrivere.

 

 

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